Allarme antincendio: norme e caratteristiche

Un allarme antincendio è un sistema di sicurezza fondamentale per proteggere la propria casa e famiglia. Vediamo come funziona un allarme antincendio e quali sono le norme di sicurezza da seguire in caso di incendio.

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Allarme antincendio

Corto circuiti, scatti di corrente, piccoli incidenti ai fornelli o vecchie bombole del gas potrebbero innescare incendi potenzialmente molto pericolosi. Per questo, è importante dotarsi di un allarme antincendio

I dispositivi antincendio e i sistemi di allertamento incendio rilevano e segnalano un incendio sul nascere. Consentono così la messa in sicurezza di beni e persone e l’evacuazione dell’edificio.

In questo articolo, capiamo come funziona un allarme antincendio e scopriamo tutto quello che c’è da sapere su un impianto antincendio.

COS’È UN ALLARME ANTINCENDIO 

L’allarme antincendio è un impianto che serve a rilevare e segnalare la presenza di un principio di incendio. Lo scopo è consentire alle persone di mettere in sicurezza se stessi e i propri beni. 

Un impianto antincendio emette rapidamente una segnalazione ben riconoscibile. La sirena o il suono dell’allarme antincendio permettono alle persone di agire tempestivamente e evacuare l’edificio. 

In commercio esistono molte tipologie di sistemi di allarme antincendio. Le più consigliate sono quelle che che comunicano con una Centrale Operativa di gestione delle emergenze o con i Vigili del Fuoco. 

COME FUNZIONA UN ALLARME ANTINCENDIO 

Un impianto di allarme antincendio funziona grazie ad un rilevatore di fumo che rileva la quantità di fumo presente nell’aria. Nel caso superi i limiti, fa scattare un dispositivo sonoro: si stratta di dispositivi di segnalazione detti anche diffusori acustici. 

Il suono dell’allarme antincendio raggiunge sia le persone presenti nell’area che potrebbe essere travolta dall’incendio, sia le persone circostanti, potenzialmente in pericolo. 

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QUALI SONO GLI ELEMENTI DI PROTEZIONE DI UN IMPIANTO ANTINCENDIO E COME FUNZIONANO

Gli impianti antincendio si compongono di elementi e servizi a seconda di dove sono installati e l’immobile da proteggere.

I primi due dispositivi fondamentali di un allarme antincendio sono i sensori antincendio, come il rilevatore di fumo o di monossido di carbonio, e la sirena antincendio

Gli impianti di rilevazione incendi di grandi edifici aperti al pubblico sono dotati poi di pulsante d’allarme antincendio o trigger. Si tratta di un innesco di allarme manuale per attivare il segnale sonoro d’incendio in caso di pericolo. 

L’estintore è un componente obbligatorio in aziende, edifici pubblici ecc e consigliato negli impianti antincendio domestici. 

Il cartello allarme antincendio informa della presenza dell’impianto di sicurezza.

Infine, a completare il sistema sono il segnale di evacuazione e una Centrale Operativa o una caserma di pompieri / Vigili del Fuoco che risponde in caso di allarme incendio.

ELEMENTI DI SICUREZZA ANTINCENDIO: L’IMPIANTO VERISURE PER CASE E NEGOZI 

Un esempio di avanzato kit allarme antincendio per case o attività commerciali è quello di Verisure.

L’impianto Verisure è costituito da un rilevatore di fumo, una sirena, una serie di dispositivi di sicurezza, il Pannello di Controllo ed è collegato H24 alla Centrale Operativa Verisure Italia.

Il rilevatore di fumo firmato Verisure è 100% wireless e funziona indipendentemente dal Pannello di Controllo e dal sistema di antifurto. Dunque, rileva un principio di incendio anche ad allarme disattivo

Appena avverte il fumo, il sensore antincendio attiva la sirena che emette un potente suono accompagnato da un segnale visivo rosso. Contemporaneamente, l’impianto allerta la Centrale Operativa Verisure. 

La Centrale Operativa è attiva H24 e risponde in meno di 60”. Verifica immediatamente la situazione grazie ai sensori con fotocamera dell’impianto di sicurezza e allerta i Vigili del Fuoco.

Come anticipato, l’impianto d’allarme antincendio collegato alla Centrale Operativa di un Istituto di Vigilanza Privata o ai Servizi di Emergenza è tra i migliori sul mercato. In caso di incendio, infatti, è fondamentale la tempestività di intervento dei soccorsi adeguati per impedire alle fiamme di diventare troppo pericolose. 

La presenza di una Centrale Operativa garantisce il rapido intervento anche quando siamo lontani da casa e ci è impossibile sapere quanto sta accadendo e intervenire. 

DOVE POSIZIONARE IL RILEVATORE DI FUMO 

L’installazione dei rilevatori di fumo deve essere svolta in modo attento e preciso perché da questa dipende gran parte del loro funzionamento. 

I sensori antincendio devono essere installati in alto, sul soffitto, dove tendono a salire i fumi dell’incendio. 

Non bisogna posizionare i rilevatori d’incendio in prossimità di cappe, camini e zone con fonti di calore. Installarli,  invece, nelle stanze da letto perché si potrebbe correre il rischio di non sentire il fumo mentre si dorme. 

L’installazione di un impianto d’allarme antincendio richiede di rispettare le normative di legge. 

Per la propria sicurezza, è fondamentale affidarsi a Installatori Professionisti che analizzano i fattori di rischio della casa, posizionano i rilevatori in modo corretto e li tarano adeguatamente. 

Con Verisure, l’installazione dell’impianto di sicurezza è inclusa senza costi aggiuntivi. Viene svolta secondo normativa europea da Esperti di Sicurezza Certificati. Questi effettuano un sopralluogo della tua abitazione o attività per progettare l’impianto su misura per te e definire quanti rilevatori di fumo sono necessari.

Anche la  manutenzione e la garanzia sui rilevatori di fumo Verisure sono incluse senza alcun costo aggiuntivo. 

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QUANDO SCATTA L’ALLARME ANTINCENDIO?

L’allarme antincendio scatta quando viene rilevata la presenza di un incendio. In particolare, vengono rilevati i fumi tossici per l’uomo, che superano i limiti di tolleranza. 

Lo scatto varia a seconda della tipologia di impianto d’allarme antincendio. In questo senso, possiamo dividere i rilevatori di fumo in due grandi famiglie: 

  • dispositivi foto-ottici. L’allarme si attiva quando viene interrotto il raggio di luce interno dei sensori antifumo. Questi possono essere integrati anche con dei piccoli termistori che permettono di captare la variazione della temperatura. 
  • dispositivi a ionizzazione. L’allarme viene innescato quando si verifica una diminuzione del flusso di corrente tra le due piastre metalliche presenti all’interno del rilevatore di fumo. 

COSA FARE SE SUONA L’ALLARME ANTINCENDIO 

Tutti dovremmo sapere, almeno in modo generale, cosa fare se suona l’allarme antincendio e le procedure di sicurezza in caso di incendio. Per questo, uffici e scuole organizzano esercitazioni, formano sui protocolli e punti di raccolta e definiscono le figure guida per mettersi in salvo se scoppia un incendio.

Ecco i comportamenti da adottare in caso di incendio:

  • mantenere la calma;
  • premere il pulsante di allarme incendio per attivare il segnale sonoro e allertare le persone presenti;
  • contattare immediatamente i soccorsi;
  • staccare e togliere tensione ai dispositivi elettronici;  
  • intervenire solo se si è sicuri di non mettere a rischio la propria incolumità, solo se si ha una via di fuga e solo con l’attrezzatura antincendio a disposizione;  estintore o coperte antifiamma;
  • non versare acqua sulle apparecchiature elettriche;
  • proteggere bocca e naso con un fazzoletto bagnato;
  • in presenza di fumo, camminare chinati cercando di respirare il meno possibile;
  • non utilizzare l’ascensore;
  • abbandonare l’edificio e raggiungere i punti di raccolta.

SICUREZZA ANTINCENDIO: QUANDO È OBBLIGATORIO L’IMPIANTO DI RILEVAZIONE DEI FUMI 

Per le strutture pubbliche, la progettazione antincendio è un requisito fondamentale. 

Ospedali, attività commerciali, scuole, locali aperti al pubblico e luoghi di lavoro hanno l’obbligo per legge di essere dotati di dispositivi di sicurezza antincendio. 

A regolamentare la normativa sul Piano di Emergenza è il DM 10 marzo 1998 che si applica a seconda della categoria di rischio dell’attività. 

Le attività commerciali si dividono in 3 categorie di rischio d’incendio basso, medio e alto. Le attività ad alto rischio di incendio sono gli alberghi con oltre 200 stanze; scuole con oltre 1000 persone; centrali termoelettriche, fabbriche o depositi di esplosivi; impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili; uffici con oltre 1000 dipendenti.

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