Furti in casa, aumentano gli anziani derubati: le tecniche più usate

Aumentano le truffe ai danni degli anziani: le tecniche più utilizzate dai malviventi per intrufolarsi nelle loro abitazioni

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Gli anziani sono il bersaglio preferito dai ladri: le truffe e i furti in casa ai loro danni sono in costante aumento.

A confermarlo ci sono i dati del Ministero dell’Interno: nel primo semestre 2016 sono aumentati del 19%, rispetto allo stesso semestre 2015, gli episodi di truffa a livello nazionale verso i cittadini over 65.

Le tecniche usate dai truffatori per raggirarli rivelano la natura più vergognosa di questo ampio fenomeno. Gli anziani, al pari dei bambini, rappresentano le fasce più deboli della popolazione.

Le vittime di furti e truffe sono purtroppo in maggioranza persone sensibili, educate, molto legate ai loro familiari e disponibili ad aiutare il prossimo in caso di difficoltà.

Su queste qualità caratteriali fanno leva i malintenzionati per depredare le case specialmente perché spesso non è presente un sistema di sicurezza efficace.

LE TECNICHE PIÙ USATE PER DERUBARE GLI ANZIANI

Ecco le tecniche che vanno per la maggiore, riportate più volte dalle Forze dell’Ordine e dagli organi di informazione per mettere in guardia i cittadini.

Falsi impiegati

falso impiegato mette a segno un furto in casa ai danni di un anziano

Vestiti di tutto punto, con fare amichevole e gentile si presentano alla porta del malcapitato di turno, riuscendo a conquistare la sua fiducia con fare professionale.

Possono fingersi impiegati che hanno il compito di controllare i contatori del gas, dell’acqua, della luce.

Oppure presentarsi come addetti al censimento. O ancora come operai del Comune incaricati di controllare la rete idrica per l’avvio di nuovi lavori, come è successo di recente.

Finta beneficenza

È una delle modalità più subdole usate per perpetrare furti in casa  agli anziani. Anche in questo caso i truffatori hanno un aspetto rassicurante e modi gentili: possono chiedere somme di denaro per finalità benefiche di enti, ospedali o centri di accoglienza.

Non è raro che si tratti di bande organizzate provviste anche di finti volantini necessari a rendere più credibile la truffa.

Falsi amici

I falsi conoscenti continuano a mietere vittime. Le modalità truffaldine più sfruttate consistono nel presentarsi come amici dei familiari dei malcapitati.

“Buongiorno signora, sono un amico di suo figlio che mi deve dare dei soldi per l’acquisto di un computer e mi ha detto di passare da lei…” Possono esordire proprio così i malviventi per raggirare gli over 65. Il passo successivo è quello di amplificare il problema riscontrato dal familiare nel pagamento della somma di denaro per aumentare il senso di attaccamento alla famiglia e smarrimento della vittima.

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