Perché in Italia i furti in casa restano impuniti?

Cresce il senso di insicurezza dei cittadini ma anche la sfiducia nei confronti delle istituzioni: 97 furti in appartamento su 100 restano impuniti

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in Italia oltre il 97% dei furti rimane impunito

I dati dell’Istat sono impietosi: ogni 100 furti in abitazione, 97 restano impuniti. Nel 2013 solo il 2,9 per cento dei malviventi è stato identificato e arrestato dalle Forze dell’Ordine. I furti in abitazione restano quindi nella stragrande maggioranza impuniti perché senza un colpevole.

A fronte di questa drammatica situazione, cresce il senso di insicurezza dei cittadini e parallelamente la sfiducia nei confronti delle istituzioni.

Che senso ha perdere tempo a sporgere denuncia per il reato subito, quando appare scontato che chi commette razzie domestiche può continuare indisturbato a scassinare porte e finestre?

Si spiega anche così il tentativo dei cittadini di ricorrere a metodi di difesa fai da te che negli ultimi tempi sono sempre più connotati dall’uso dei moderni sistemi di comunicazione.

PERCHÉ I FURTI IN ABITAZIONE RESTANO IMPUNITI?

Le pene per chi commette un furto sono ridotte all’osso. Chi ruba rischia un anno di carcere ma tra patteggiamenti e attenuanti, si viene di solito rilasciati subito.

Se da un lato poi, nonostante il lavoro encomiabile svolto dalle Forze dell’Ordine, la carenza dei mezzi e delle risorse costituisce un vero freno nella caccia ai responsabili.

D’altra parte la maggior parte dei furti avviene per mano di bande specializzate che si spostano velocemente da una città all’altra senza lasciare traccia.

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Si spiega anche così il tentativo dei cittadini di ricorrere a metodi di difesa fai da te che negli ultimi tempi sono sempre più connotati dall’uso dei moderni sistemi di comunicazione.

FACEBOOK E WHATSAPP: DIFESE FAI DA TE

Aumentano le persone vittime di furti che usano Facebook non solo come valvola di sfogo, postando foto della propria casa in soqquadro e condividendo il trauma, ma anche per rintracciare i colpevoli che hanno fatto incetta dei loro beni scatenando il passaparola.

Nello stesso tempo sono sempre più i cittadini che diventano sentinelle dei loro quartieri e creano dei veri gruppi di controllo usando WhatsApp.

Tramite la popolare app di messaggistica instantanea, i vicini lanciano l’allarme e mettere in guardia il vicinato in caso di movimenti sospetti. Un modo ingegnoso per sentirsi meno soli.

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